Tempo addietro ho posto l’accento sui segnali incoraggianti provenienti dall’universo del cortometraggio e, più in generale, dal cinema italiano contemporaneo; al tempo stesso, mi sono soffermato sull’esigenza di dare un concreto impulso a questi segnali, anche attraverso le “vetrine privilegiate” dei festival e rassegne, a patto che non si limitino a restare tali. L’occasione per riprendere il discorso, col proposito di andare oltre l’auspicio, mi viene ancora – grazie all’ospitalità ed attenzione di “Diari di Cineclub” – dalla prossimità del Festival Roma FilmCorto – Cinema Indipendente www.romafilmcorto.it , che diventa internazionale ed accentua la sua vocazione itinerante, multiculturale, formativa. La IX edizione, in programma come sempre nel prossimo dicembre, s’annuncia ricca di importanti novità, a partire dalle sezioni: “Libri da vedere” – che è stata inaugurata nella precedente edizione, con la dicitura “Dalle parole alle immagini” – aperta a sceneggiature per cortometraggio tratte da un elenco di opere pre-selezionate da studenti di scuola ed università; “Laboratorio Università” – che si va ad aggiungere alla sezione “Laboratorio scuola” – in collaborazione con il Festival ”Sapienza Short Film”, di cui verrà proposta una selezione di film ed il cui vincitori verranno, di diritto, inseriti nella Sezione “Mostre – Award Winning”, nuova sezione competitiva, aperta a medio-cortometraggi, film/booktrailer, videoarte, fotografia, pittura, già premiati in altri festival e/o rassegne nazionali ed Internazionali: la Miglior Opera riceverà il Premio “Ettore Scola”; infine “Musica da vedere”, sezione anch’essa competitiva, aperta a videoclips o cortometraggi, realizzati attraverso l’ascolto d’“imput musicali” forniti dall’Organizzazione del Festival. Da segnalare l’assegnazione del “Colosseo d’Argento” estesa, oltre al Miglior Cortometraggio, alla Migliore Sceneggiatura, Interpretazione Maschile e Femminile. Altri riconoscimenti verranno attribuiti a Fotografia, Colonna Sonora, Montaggio.
Ma le novità più rilevanti vengono dai previsti eventi: “Intermezzo di poesia”, che prevede la lettura/recitazione di poesie originali dal vivo: la migliore poesia e/o enunciazione poetica, verrà decretata dal pubblico in sala e online, verrà proposta come idea filmica alla prossima edizione del Festival; “Idee e visioni”, con incontri di decodificazione dell’arte filmica nelle scuole interventi di registi/attori/attrici premiati al Festival. La partecipazione agli incontri e la partecipazione alle proiezioni della prossima edizione del Festival valgono come credito scolastico; e, soprattutto, il forum: “Roma, cinema aperto – Manifesto espressivo del Nuovo Cinema Italiano, innovazione delle dinamiche produttive e distributive”.
La citazione del capolavoro rosselliniano non è casuale, per più di una ragione: il richiamo, doveroso, ad un periodo d’oro della nostra cinematografia; il riferimento ad una visione estetico-espressiva che è stata un modello alto di produzione indipendente, dove le ristrettezze economiche e tecniche hanno rappresentato una straordinaria risorsa. E se Roma non può non rappresentare – nonostante le annose problematiche.. – il contesto entro il quale il cinema viene concepito, “cinema aperto” va inteso nella sua accezione più estesa: aperto alla sperimentazione, la trasversalità/contaminazione creativa, l’innovazione produttiva, la formazione e la divulgazione, a partire dalla scuola; l’autorialità che non si emargina dal mercato, ma rivendica – e trova – lo spazio che le compete all’interno di questo. Ma “cinema aperto” vuole anche essere un augurio: tornare ad essere, pubblico ed addetti ai lavori, testimoni della (ri)apertura delle sale cinematografiche, soprattutto nelle periferie, e al riutilizzo di quelle in disuso, all’apertura di spazi “non convenzionali”, nei quali – in epoca di multimedialità spinta – sia ancora possibile condividere la magia collettiva del “grande schermo”. Ed ancora: riuscire a superare ogni steccato per tornare ad essere “sistema”, di eccellenza tecnica e creativa, unicità della nostra storia culturale nel mondo.
Documento programmatico
Con “Roma, cinema aperto”, forum/cantiere, oltre il carattere della sporadicità ed itinerante “ – s’intende inaugurare una “chiamata alle armi” del nuovo cinema italiano, un Movimento attraverso cui sia possibile fissare la coordinate di un Manifesto: non soltanto un’enunciazione d’intenti, ma un articolato piano operativo-programmatico del “cinema che verrà”, grazie all’incontro/confronto delle migliori e più diverse forze della cinema, della cultura, dell’associazionismo, delle istituzioni. Ci piace pensare ad una “celebrazione” della curiosità intellettuale e la capacità di sapere trovare soluzioni ai problemi contingenti; uno spazio aperto a Pensatori e Innovativi.
Contenuti ed idee, “si muovono”. Per questo, riteniamo utile esporre le principali “tracce tematiche” del documento programmatico allo studio, con l’augurio che tutti coloro che intendano figurare tra i firmatari dello stesso, possano contribuire a determinarne un adeguato sviluppo:
- L’”Industria Culturale”: neomecenatismo 2.0 e la mappa dell’imprenditoria illuminata
- Idee, soluzioni e nuove strategie finanziarie dell’Industria Culturale/Cinematografica all’epoca del web, la “viralità” multimediale e dell’innovazione tecnologica
- Il product placement. Sponsorizzazione e/o produzione associata
- Incentivazione della produzione indipendente. Diversificazione e defiscalizzazione (oltre il tax credit esterno e il tax schelter) delle fonti d’investimento dell’impresa privata
- Nascita di un’Opera filmica come creazione di una nuova Impresa
- La “produzione” della strategia di marketing: promozione tra intuizione creativa ed investimento finanziario
- Cinema e territorio: l’impulso delle film commission
- Il formato corto come strumento di sperimentazione: produttiva/espressiva
- Cinecircoli ed il sistema di distribuzione “altro”
- Il prolungamento della 1° visione e la riqualificazione delle sale cinematografiche in disuso.
- Spazi di visione alternativi e nuovi impianti d’esercizio.
- La neodiffusione telematica. L’utilizzo delle piattaforme “free” e la rivoluzione Netflix: globalizzazione distributiva e/o espressiva, risorsa di visibilità o dispersione?
- Le Pay tv, Free Tv, la prolificazione dei canali tematici: esplorazione di rinnovati spazi di diffusione
- Digitalizzazione e Nuova Distribuzione: Prospettive della “neoveicolizzazione”. Distribuzione alternativa del prodotto filmico, evitando di relegare il film/l’autore alla solitudine della visione privata.
- La compartecipazione produttiva, la condivisione del rischio d’impresa da parte di autori/registi/attori ed il “consorzio produttivo”
- Cinema d’autore e nuova cultura di mercato: una rinnovata attitudine alla competitività
- Le coproduzioni da parte degli istituti di credito
- Poetica ed estetica filmica: rinnovato incontro tra Autore e Critica. Studio e sperimentazione linguistica: iperrealismo e visionarietà del “paesaggio urbano” inteso come “universo interiore”.
- Cinema e alfabetizzazione: formazione dello spettatore, diffusione di una “educazione alle immagini” nella scuola e l’università. La produzione di film, a partire dal coinvolgimento, già in fase di pre-produzione, di chi ne sarà il fruitore.
Roberto Petrocchi
International Fest Roma Film Corto
International Fest Roma Film Corto
International Fest Roma Film Corto
International Fest Roma Film Corto